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I luoghi della memoria Luigi Biondo
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Dalla lettura
della morfologia semantica di un edificio si giunge, con l’aiuto della
storia, al suo carattere, che può sembrare un vocabolo troppo vicino ad un
organismo vivente e pensante, ma calza perfettamente per l’ex Convento dei
Carmelitani di Trapani che ospita da oltre cento anni il Museo voluto dal
conte Agostino Pepoli. |
giunti a Trapani
probabilmente intorno al 1240 durante la trasmigrazione in europa dalla
Terra Santa, culla dell’Ordine. Secondo alcune fonti storiche il Senato
cittadino aveva concesso loro, in un primo tempo, la piccola chiesa di
Santa Maria del parto, costruita dai pescatori nei primi decenni del XIII
secolo nei pressi dell’antica dogana, alle spalle dell’odierna Chiesa
dell’Immacolata del Collegio dei Gesuiti, accanto alle mura di tramontana
della città. Il 24 agosto del 1250 i frati carmelitani ricevettero in
dono, con atto notarile, dal notar Domenico Ribaldo e dalla sua prima
moglie donna Palma Donores una piccola cappella, dedicata all’Annunziata,
e le terre adiacenti ad est, fuori le mura cittadine con lo scopo di
continuare la loro opera di diffusione della fraternità contemplativa
sulle orme di Maria e di Sant’Elia. |
base dell’idea di
cittadinanza.
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Santuario di Maria SS. Annunziata. Cartolina illustrata, inizi secolo XX (foto coll. Perrera) |