Premessa
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Nel 2014, in occasione del
centenario dell’inaugurazione del Museo Pepoli, l’Associazione Amici del
Museo Pepoli ha condiviso e sostenuto l’iniziativa di celebrare l’evento
con una mostra documentaria che fornisse al visitatore l’opportunità di
confrontarsi con le pagine più significative di un secolo di storia, a
partire dalla istituzione museale.
Lettere, atti
amministrativi, fotografie, manifesti, articoli di giornali, custoditi
nell’Archivio Storico Amministrativo del Museo Pepoli, sono stati
pazientemente e scrupolosamente catalogati e riordinati da Angela Morabito
e Leonarda Maria Paladino, esperti catalogatori.
Nel selezionare poi il materiale da esporre, Angela Morabito, Leonarda
Maria Paladino, Daniela Scandariato ed io abbiamo avuto il privilegio di
ripercorrere un secolo di storia tenendo fra le mani antiche e ingiallite
“carte” che ci hanno trasmesso forti emozioni e rivelato interessanti
dati, molto spesso inediti.
Mostrare, per la celebrazione del centenario, quanto era stato celato
per anni, ha avuto lo scopo di rendere fruibile e “visibile” la storia del
Museo, che è anche storia della città.
In occasione della mostra, tenutasi dal 13 dicembre 2014 al 31 gennaio
2015, l’Associazione Amici del Museo Pepoli, nella convinzione che se si
trova e non si svela si finisce col perdere anche ciò che si è ritrovato,
si era già proposta di dare alle stampe un volume che contenesse la
documentazione relativa ai momenti più salienti di un secolo di vita del
“Museo Pepoli” nel suo divenire, da collezione privata a Civico Museo, in
seguito Regio, Nazionale e attualmente Regionale.
Con la pubblicazione di questo volume si vuole ora offrire alla città
la possibilità di conoscere un patrimonio documentario di rilevante
interesse: vengono infatti qui pubblicati documenti autografi del
fondatore Agostino Pepoli, gli enfatici discorsi del primo direttore
Antonino Sorrentino, pronunziati durante le solenni inaugurazioni del 1914
e del 1925, le “note” con gli accorati appelli del suo successore Carlo
Messina durante gli eventi bellici, e tanto altro materiale d’archivio che
è stato opportunamente letto, trascritto e commentato.
Le rare foto d’epoca, riferite alla coeva documentazione, permettono
inoltre di seguire le trasformazioni della struttura museale e i più
importanti cambiamenti nell’ordinamento e negli allestimenti, consentendo
anche di venire a conoscenza di esposizioni, di progetti e di eventi poco
noti.
L’Associazione, nell’ottica di perseguire uno degli scopi statutari,
quello di «promuovere e svolgere iniziative di carattere editoriale e
pubblicistico, volte a valorizzare e diffondere la conoscenza del Museo
Pepoli», ha voluto riportare nel nostro tempo le memorie di un secolo di
storia affrontando la pubblicazione del presente volume, risultato di un
lungo e attento lavoro di ricerca e di studio che ha visto impegnati
alcuni soci sia come studiosi che come Amici del Museo.
Lina Novara
Presidente dell’Associazione Amici del Museo Pepoli
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