Riprendiamo la passeggiata liberty
nel centro urbano di Trapani percorrendo Corso Vittorio Emanuele,
lungo il quale, fra palazzi e chiese barocche, prospettano edifici
costruiti nei primi decenni del Novecento, seguendo, ora il gusto
liberty, ora quello déco.
Ad angolo con la via Enrico Fardella un piccolo palazzo, a quattro
elevazioni, mostra la data di costruzione, 1924, inserita in una
tabella incorniciata da motivi floreali ed elementi déco. La
costruzione si deve a Domenico Garziano che acquistò un’area
occupata dalle macerie dell’ala est di Palazzo Alessandro Ferro. La
decorazione si concentra proprio nell’angolo est dove foglie e fiori
stilizzati, assieme a motivi lineari e geometrici, sono chiara
espressione del gusto déco.
Poco più avanti, lungo la via, due strette vetrine ed un architrave
a mosaico decorato con tralci di vite a volute, foglie ed uva,
formano, in un tutto unico, il portale di un negozio, ora sede di
una libreria.
Ma sapete cosa ospitava originariamente questo locale? “La Premiata
Fabbrica Di Luigi Manfra & C” che, negli anni trenta del secolo
scorso, produceva “Cioccolato, Confetti Caramelle”, come indica
l’insegna che si vede in una foto d’epoca. Fu l’ing. Giuseppe
Eugenio Genovese a redigere il progetto, mentre lo scalpellino
Biagio Bosco lavorò i marmi.
Proseguendo lungo il corso, all’incrocio con la via Mancina,
incontriamo un edificio che prospetta sulle due vie. Molto sobria e
più rigida la facciata di via Mancina sulla quale si apre il grande
portone d’ingresso, sovrastato da soluzioni déco tra le quali si
inseriscono palmette stilizzate. Interessante la facciata su Corso
Vittorio con le aperture inquadrate da esili lesene e nastri
sfrangiati orizzontali. Un fregio continuo a metope floreali collega
poi le due facciate e fa da coronamento. Alcuni piccoli dettagli
decorativi denotano un gusto particolarmente raffinato: sono il
fiore a quattro petali posizionato proprio nell’angolo e i tulipani
applicati sulla grondaia.
Sostiamo ora davanti l’ingresso dell’ex Collegio Gesuitico e,
volgendo lo sguardo verso il palazzo che sta di fronte, notiamo
delle volute e qualche decoro che vagamente richiama il gusto
floreale. In realtà questa facciata, fu progettata dal maggiore
esponete del liberty trapanese, l’arch. Francesco La Grassa che fu
allievo di Ernesto Basile. La Grassa aveva ideato una facciata più
sontuosa e slanciata, con un robusto cornicione che includeva nella
parte mediana un timpano triangolare, come si vede nel progetto
originario. Se si ha la possibilità di entrare, si può osservare,
nel vano scala, il disegno originale che riporta anche la seguente
didascalia: Casa d’abitazione Cav. Giuseppe di Vita Corso
Vittorio Emanuele Trapani. Prospetto principale 1 a 50 Ing. Arch.
Francesco La Grassa.
E concludiamo la passeggiata di oggi fermandoci nel punto in cui
Corso Vittorio incrocia la via Torrearsa, davanti il Palazzo
Senatorio. Alla nostra sinistra un altro palazzetto ad angolo.
Ci incuriosisce la cornice marcapiano che segna il passaggio dal
piano terreno al superiore, decorata con una teoria di quattro
dischi sovrapposti, digradanti verso l’alto. Una soluzione originale
questa che ritroveremo in qualche altro edificio cittadino! Tutto il
resto della decorazione tende al geometrismo dell’art déco e si
caratterizza per la soluzione angolare a lesene scanalate,
culminante con due mascheroni.
Lina Novara
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