ASSOCIAZIONE AMICI DEL MUSEO PEPOLI  -  Trapani


MUSEO PEPOLI cento anni di storia

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Daniela Scandariato _____________________________________________________________________________________________

 

che andava dalla Preistoria al XIX secolo: un “organismo onnivoro”, come è stato definito, in cui ogni singolo elemento concorreva a ricostruire la storia del passato e la realtà presente4.


Convento dei carmelitani, Corridoio (foto fine secolo
XIX)


Ignoto pittore siciliano, San Cirillo d'Alessandria, San Pier
Tommaso,
affresco, secolo XVIII

    Avvalendosi della diretta collaborazione del canonico Romano, il Pepoli attese dunque ad una prima siste - mazione dei materiali, che furono suddivisi per tipologia ed esposti sfruttando al massimo gli spazi disponibili e le intere superfici delle pareti sia in larghezza che in altezza. Com’era già avvenuto per il Palazzo Pepoli di Bologna, già da qualche tempo adibito a sede museale, si fece ricorso in alcuni casi ad un’efficace quanto suggestiva commistione di reperti archeologici, dipinti, sculture e opere d’arte applicata.

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Bologna, Palazzo Pepoli (foto fine del secolo XIX)

    Alcune felici soluzioni espositive utilizzate tradiscono l’esperienza precedentemente maturata da Agostino in campo architettonico e la sua capacità di comprendere e di sfruttare appieno le potenzialità espressive dell’antico edificio conventuale. Allo scopo di suscitare nel visitatore un senso di meravigliato stupore, il Pepoli collocò infatti nell’aulica loggia–ballatoio che corona il maestoso scalone tre grandi sculture lignee di soggetto sacro (Sant’Elia5, San Giovanni Battista6 e Sant’Isidoro Agricola7), offrendo così un’interpretazione dello spazio quale ampia quinta scenografica, in conformità con i canoni estetici propri dell’arte barocca8.

 

 

 

 

 

 

 

 


Museo Pepoli, Loggia-ballatoio (foto anni 1908-1909)

Nella sistemazione dei materiali il conte si dedicò primariamente al piano superiore; non potè invece essere riordinato, a seguito della sua improvvisa morte, aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa